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giovedì 23 giugno 2011

SSP: I NUMERI DI EGIDIO

Non son riuscito a leggere il post di Riccardo.
Volevo ringraziare Luciano per isuoi numeri e fare dei confronti coi miei.

Il costo dell'impianto 6100 €/kWp è inferiore al mio che per un impianto da 2,7 kWp ho speso quasi 20'000 € (periodo dicembre 2008). Appena vedrò il mio installatore gli tirerò le orecchie!!!

La produzione di 1200 kWh/kWp all'anno è in linea col mio impianto ubicato nel Nord Italia, orientato non perfettamente a SUD e con inclinazione di 17°.

Facendo dei calcoli con l'energia prodotta, immessa e prelevata ho trovato un consumo annuo di 5400 kWh contro i miei 2900 kWh, relativi ad una famiglia di 4 persone.

La quota di autoconsumo si attesta attorno al 30% come nel mio caso. Il resto del consumo viene prelevato dalla rete. Nel mio caso nonostante immetta il 16% in più dell'energia prelevata il rimborso del GSE non compensa la spesa di prelievo.
Forse per Luciano che ne immette il 25% in più le cose vanno meglio.

L'incentivo del conto energia mi sembra che tenga conto di lavori effetuati sull'edificio successivamente all'entrata in servizio dell'impianto. Ricordo che la tariffa incentivamante viene incrementata della metà del miglioramento energetico certificato. Nel mio caso la tariffa è passata da 0,44 a 0,472 €/kWh. Nei conteggi di Luciano però non vedo indicati i costi delle 2 certificazioni (ante e post).

Un'altra uscita che non vedo è l'assicurazione dell'impianto FV. Nel mio caso l'assicurazione casa è lievitata di oltre 100 € annui.

Per quanto riguarda il rientro economico dell'investimento credo che non si possano sommare cifre incassate in tempi diversi.
Ad esempio i 32'000 € di investimento iniziale corrispondono oggi in termini reali (fonte ISTAT) a 34'750 € e a scadenza dei 20 anni, se l'inflazione rimane al 2.6%, a 52400 € (+64%).
Naturalmente anche le somme incassate devono seguire la stessa regola.

Tornando a cose più "filosofiche" mi chiedo se dobbiamo gioire quando il GSE rispetta una scadenza (SSP saldo 2010) o dobbiamo indignarci quando non ne rispetta un'altra (SSP acconto 2011). Per i cittadini il rispetto delle scadenze è la normalità, per l'ennesimo baraccone statale (GSE) no.
Il fatto che le regole tecniche siano state approvate ad aprile non giustifica il GSE: la formula di acconto è un semplice prodotto in cui gli unici dati necessari sono la potenza nominale dell'impianto e la sua ubicazione.

Per quanto riguarda le "zucchine" faccio un esempio:
Oggi ho prodotto 3 zucchine e una me la mangio (autoconsumo).
Le altre 2 le giro all'ENEL che subito le vende ai miei vicini chiedendo la tariffa massima.
La sera mi mangio la seconda zucchina chiedendola all'ENEL che per fortuna usa la tariffa ridotta. Non chiedo che il rimborso a posteriori dello SSP mi faccia guadagnare quanto ha già guadagnato l'ENEL ma che almeno sia uguale a quanto ho dovuto sborsare all'ENEL. Nell'arco della giornata non credo che il mercato possa sconvolgere le tariffe per cui l'energia di giorno vale meno di quella di notte.
La terza zucchina la richiederò all'ENEL il prossimo inverno per cui fuori stagione.
Ma il kWh non è una zucchina che può essere prodotto solo in stagione. Può essere prodotto oltre che dal sole anche dal Gas, dall'eolico, dall'idroelettrico, ecc.... Il fatto che il rimborso dello SSP sia sempre inferiore a quanto pagato dall'utente è chiaramente indizio di un mercato non libero.
 
Come al solito quando lo Stato decide di dare un incentivo ai cittadini c'è sempre qualcuno che si intrufola richiedendo il proprio "pizzo".
 
Ciao Egidio