Noi, che siamo famiglie. Noi, che abbiamo un impianto fotovoltaico con lo scambio sul posto (SSP). Noi, che siamo una risorsa inesauribile per le società elettriche!!!! CLICCA QUI


Scambio sul posto: proposta dall'Authority una nuova tassa anche se non si utilizza la rete pubblica CLICCA QUI
 
GSE-SCAMBIO SUL POSTO: il coefficiente alfa & C. CLICCA QUI
La ragnatela dell'Authority: come cambiano i rimborsi nelle delibere 74/08 e 570/12 CLICCA QUI 

Quello che non dicono del Fotovoltaico: fra un po' le bollette elettriche saranno rimborsate al 30% CLICCA QUI
 
Scambio Sul Posto: tremendo e senza pace CLICCA QUI

Online form powered by 123ContactForm.com | Report abuse

domenica 16 dicembre 2012

QUELLO CHE NON DICONO DEL FOTOVOLTAICO: FRA UN PO' LE BOLLETTE ELETTRICHE SARANNO RIMBORSATE AL 30%

Come è noto nel mese di luglio 2012 l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) ha avviato un giro di consultazioni per danneggiare e peggiorare ulteriormente il Servizio di Scambio sul Posto (SSP) per i Fotovoltaici, in pratica i criteri per rimborsare le bollette elettriche a chi ha la ‘sfortuna’ di consegnare la propria energia ‘verde’ alla rete elettrica nazionale, per potersela riprelevare in un secondo tempo.

Il blog ha già spiegato più volte l’inganno con cui, noi produttori fotovoltaici e autosufficienti veniamo retrocessi al ruolo di semplici consumatori, ed in questa veste siamo costretti a subire le angherie delle tariffe elettriche (criterio di calcolo in quota pro-die. TUTTI I DETTAGLI SI TROVANO QUI).

Un simpatizzante del Blog, lo scorso settembre, inviò con posta elettronica certificata una osservazione e richiesta ad AEEG, dal momento che questa aveva avviato il ‘giro di consultazioni’ (il provvedimento lo trovate QUI) L’amico si lamentava con AEEG che le sue bollette erano rimborsate solo la metà pur essendo egli ampiamente autosufficiente. Concludeva dicendo all’Authority “…Io non so dove si trova l’errore, ma Tu sì. Ti prego di correggerlo, perché sono diversi anni che mi stai danneggiando a vantaggio di Enel.” (la lettera, resa ovviamente anonima, la trovate QUI).
AEEG incurante delle osservazioni ricevute anche dal nostro amico fotovoltaico sta varando un provvedimento in cui ridurrebbe ulteriormente del 16,5% i rimborsi delle bollette, che perciò verrebbero in futuro rimborsate a circa il 30%.

La morale qual è?
Se inviamo come singoli lettere raccomandate all’AEEG, quella se ne frega altamente e noi continuiamo a pagare come degli scemi per riprenderci la roba nostra (la nostra energia immagazzinata in rete).
Invece se riuscissimo a coordinarci e a creare una compatta ondata di protesta collettiva, allora le cose sarebbero diverse. E’ necessario che ci contiamo e che ci compattiamo. Per adesso sarebbe sufficiente che chiunque fosse d’accordo con questa proposta mandasse la propria risposta, dicendo semplicemente "IO CI SONO" attraverso:
- il form disponibile nel sito (corredandolo con la propria email o altri recapiti utili a rimanere collegati) oppure
- inviando una email a: alessandraperfotovoltaico@hotmail.it

Chiunque capisce che le imprese di vendita (Enel, Edison, A2A, Acea etc. etc.) fanno il tifo perché restiamo sparpagliati e godono ancora di più a leggere che siamo furibondi e frustrati.
E le associazioni dei consumatori? Si deve ancora capire perché esistono!
E le imprese di installazione di impianti fotovoltaici? Vi dico che il Blog ha scritto a decine di queste, rappresentando le problematiche e gli inganni. Nessuna, dico nessuna ha risposto, facendo intendere che a loro interessa vendere i loro trabiccoli. Non spiegano il raggiro di questo fotovoltaico. Se in seguito il cliente scopre di essere stato fregato cavoli suoi, loro intanto hanno lestamente incassato e non gli rispondono neppure più al telefono!
Possiamo assicurarvi che questo Blog resta l’unico a rispondere agli amici truffati per i quali nel 90% dei casi non rimane altro che mettere ancora mano al portafoglio e rivolgersi ad un avvocato.


Alessandra

PS Emanata la nuova delibera AEEG ci sono 60 gg di tempo per contestarla al TAR. IO CI SONO, ma non basta. CHI NON RACCOGLIE CON ME DISPERDE