Tagli del governo in arrivo per le ricche e fortunate famiglie fotovoltaiche. Decreto spalma incentivi.
Il Blog era già pronto a pubblicare
il post sulla convenienza delle pompe di calore, ma la recente notizia che
abbiamo appreso ha la priorità.
Sembra che il governo in carica abbia
intenzione di stracciare gli incentivi del nostro impianto fotovoltaico, diminuendoli
retroattivamente del 20% e diluendoli in 27 anni.
Questa operazione consentirebbe al governo Renzi di mantenere le promesse elettorali di ridurre del 10% il costo dell’energia alle piccole e medie imprese (PMI), allo scopo di renderle più competitive sul mercato.
Questa operazione consentirebbe al governo Renzi di mantenere le promesse elettorali di ridurre del 10% il costo dell’energia alle piccole e medie imprese (PMI), allo scopo di renderle più competitive sul mercato.
Ma come mai il governo non informa altrettanto bene la gente che il costo dell’energia pesa circa il 4% sul fatturato di un impresa, il che significa che una riduzione del 10% in realtà corrisponde ad una misera riduzione dello 0,4% sulle loro attività. (Quanto più invece pesano, burocrazia, tasse, banche ecc. sulle loro attività?)
E
questa misera riduzione non può certo essere considerata decisiva per la loro
competitività! Anche se lo vogliono far credere.
Da dove il Governo, con il Ministro
dello Sviluppo Economico F. Guidi (figlia del patron di Ducati Energia Spa),
intende prendere questi soldi?
Falciando le nostre famiglie che
hanno investito i propri risparmi in un piccolo impianto FV per conseguire l’autosufficienza
domestica.
Non è la prima volta che lo fanno,
ormai sono abituata a queste azioni, che danneggiano noi piccoli investitori
fotovoltaici/ famiglie fotovoltaiche. Per il Blog il fotovoltaico era già
moribondo il 13 settembre 2013 con la pubblicazione del post “FOTOVOLTAICO
MORIBONDO INSIEME ALLO SCAMBIO SUL POSTO (SSP)! Stanno uccidendo il fotovoltaico!”.
Il sottosegretario al Ministero
dello sviluppo economico (MISE), Silvia Velo, ha fatto sapere che i soldi
per ridurre le bollette alle PMI (piccole medie imprese) verrebbero prelevati
effettivamente dalle famiglie, ma solo da quelle più “fortunate e ricche” :
quelle cioè che hanno un impianto FV, e che pertanto godono di incentivi da
nababbi.
Il ragionamento più o meno è questo:
«...la bolletta costa troppo, perchè sovraccaricata dagli incentivi alle
rinnovabili. Eliminati gli incentivi, automaticamente le bollette diventerebbero
più leggere.»
Per
inciso, questa valutazione sul costo degli incentivi al FV, è lo stesso
ragionamento propagandato dall’ex presidente dell’Enel, Enrico-(Chicco) Testa.
Avete
capito? Noi fotovoltaici, che abbiamo investito i nostri risparmi in infrastrutture
domestiche di pubblica utilità, siamo ora considerati e visti come
privilegiati, come ricconi, anche se in molti casi abbiamo sottoscritto mutui
con le banche per pagare l’impianto FV di casa.
Purtuttavia,
questa è l’immagine che i malpensanti ci hanno cucito addosso e che dobbiamo
contestare e contrastare subito e con forza, al fine di non essere rovinati.
Nell’audizione del 30 maggio 2014,
il Vice Ministro del MISE- De Vicenti afferma chiaramente a pag. 3:
“18.
In aggiunta a questa misura ed in particolare per il settore
fotovoltaico, si stanno valutando anche altre strade, con un
approccio, comunque, che non comporterebbe tagli retroattivi del volume complessivo degli incentivi,
ma piuttosto una ridefinizione dei tempi di erogazione dell’ammontare complessivamente
spettante: tutto ciò con un dialogo aperto con operatori economici e finanziari e senza intaccare in alcun modo il
sostegno che questo Governo intende dare al settore delle fonti
rinnovabili e, naturalmente, la fiducia degli investitori nel nostro Paese.”
Tutte chiacchere per confondere, e
tradotto dal politichese vuol dire che se in passato abbiamo ricevuto di più, per il futuro gli incentivi devono
diminuire, dato che l’ammontare complessivo è spalmato su un numero
maggiore di anni. L’intero documento è
QUI
Faccio un esempio chiaro.
1) Chi ha un mutuo sa che per diminuire la rata basta allungare la durata del mutuo, però è la banca, che deve accettare la proposta di diminuzione della rata, firmando un nuovo contratto più lungo. Invece la firma che noi abbiamo messo sulla convenzione col GSE per avere i rimborsi (incentivi) non vale nulla. Il Governo la cambia di autorità senza una nostra nuova firma neppure di accettazione.
2)Tutti sanno che gli incentivi avvengono in base alla produzione del ns impianto FV, che diminuisce per esaurimento col passare del tempo, e così gli incentivi. Ebbene, questo è il secondo effetto che ottiene a suo vantaggio il Governo col suo intento dilatorio chiamato prosaicamente spalma incentivi.
3)Il terzo effetto è quello che si combina con la svalutazione, data dall’inflazione, per cui il rimborso FV perderà ulteriormente di valore in quei 7 anni in più di diluizione.
Faccio un esempio chiaro.
1) Chi ha un mutuo sa che per diminuire la rata basta allungare la durata del mutuo, però è la banca, che deve accettare la proposta di diminuzione della rata, firmando un nuovo contratto più lungo. Invece la firma che noi abbiamo messo sulla convenzione col GSE per avere i rimborsi (incentivi) non vale nulla. Il Governo la cambia di autorità senza una nostra nuova firma neppure di accettazione.
2)Tutti sanno che gli incentivi avvengono in base alla produzione del ns impianto FV, che diminuisce per esaurimento col passare del tempo, e così gli incentivi. Ebbene, questo è il secondo effetto che ottiene a suo vantaggio il Governo col suo intento dilatorio chiamato prosaicamente spalma incentivi.
3)Il terzo effetto è quello che si combina con la svalutazione, data dall’inflazione, per cui il rimborso FV perderà ulteriormente di valore in quei 7 anni in più di diluizione.
Si noti, che dal documento, non sono neanche interpellate le famiglie o le loro
associazioni, al loro posto sono però interessati gli ‘OPERATORI FINANZIARI’
cioè le banche.
Risulta infatti che, il Ministero,
fin dal 24 aprile 2014, le abbia direttamente informate delle sue intenzioni
insieme alle imprese di vendita.
Si ricordi che il FV familiare è già
stato pesantemente colpito attraverso il cambio delle regole dello scambio sul
posto nel 2009, con il quale da allora le nostre famiglie vengono rapinate
anche della metà (e oltre) della nostra energia immessa in rete.
Incombe anche la minaccia di tassare
il nostro autoconsumo istantaneo, attraverso l’installazione obbligatoria di un
contatore apposito. Il blog lo aveva preannunciato nel post del 25 agosto 2013
QUI, e pare che oggi la cosa sia molto
concreta e preoccupante, tanto che il deputato M5S Walter Rizzetto con una interrogazione
del 25 maggio 2014 QUI) ha chiesto lumi al Governo.
Infine il FV familiare con una
potenza superiore a 3 kwp, è preso di mira anche dall’Agenzia delle Entrate (circolare
36/E del 19-12-2013 QUI) con la quale
pretenderebbe l’aumento delle rendite catastali (e relative tassazioni sulla
casa).
Il 27-5-14 Gli Amici della Terra,
(QUI), hanno subito preso posizione,
distinguendo fra Famiglie FV e speculatori, chiedendo conseguentemente la “...cessazione
immediata degli incentivi per i grandi impianti eolici e per gli impianti di
sola produzione di elettricità a fini commerciali;” (pag. 6)
Per il blog non basta, è necessario che l’incentivo CIP6
(componente che grava sulla bolletta elettrica di tutti) venga completamente
tolto ai petrolieri e agli inceneritori, perchè l’immondizia non è una fonte
rinnovabile, nè è neppure lontanamente assimilabile; e che questi tagli siano i
veri risparmi da utilizzare per diminuire le bollette alle famiglie e alle PMI.
Non permettiamo che questa intenzione governativa diventi legge, muoviamoci!!!
Uniamoci e aderiamo alla petizione dell’amico Bartolomeo di Cuneo, che ha un impianto familiare da 3 kwp e ha lanciato una petizione preventiva, indirizzata direttamente al Primo Ministro Renzi clicca QUI o direttamente nell'immagine qui sotto
Uniamoci e aderiamo alla petizione dell’amico Bartolomeo di Cuneo, che ha un impianto familiare da 3 kwp e ha lanciato una petizione preventiva, indirizzata direttamente al Primo Ministro Renzi clicca QUI o direttamente nell'immagine qui sotto
Il Blog sostiene la petizione, e vi invita a sottoscriverla e diffonderla anche agli amici con il passaparola e condividendo il link in FB e con ogni altro mezzo di comunicazione.
uniamoci e facciamo fronte comune!
Alessandra
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