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sabato 7 giugno 2014

TAGLI DEL GOVERNO IN ARRIVO PER LE RICCHE E FORTUNATE FAMIGLIE FOTOVOLTAICHE. DECRETO SPALMA INCENTIVI


Tagli del governo in arrivo per le ricche e fortunate famiglie fotovoltaiche. Decreto spalma incentivi.

Il Blog era già pronto a pubblicare il post sulla convenienza delle pompe di calore, ma la recente notizia che abbiamo appreso ha la priorità.

Sembra che il governo in carica abbia intenzione di stracciare gli incentivi del nostro impianto fotovoltaico, diminuendoli retroattivamente del 20% e diluendoli in 27 anni.

Questa operazione consentirebbe al governo Renzi di mantenere le promesse elettorali di ridurre del 10% il costo dell’energia alle piccole e medie imprese (PMI),  allo scopo di renderle più competitive sul mercato.


Ma come mai il governo non informa altrettanto bene la gente che il costo dell’energia pesa circa il 4% sul fatturato di un impresa, il che significa che una riduzione del 10% in realtà corrisponde ad una misera riduzione dello 0,4% sulle loro attività.  (Quanto più invece pesano, burocrazia, tasse, banche ecc. sulle loro attività?)

E questa misera riduzione non può certo essere considerata decisiva per la loro competitività! Anche se lo vogliono far credere.

Da dove il Governo, con il Ministro dello Sviluppo Economico F. Guidi (figlia del patron di Ducati Energia Spa), intende prendere questi soldi?
Falciando le nostre famiglie che hanno investito i propri risparmi in un piccolo impianto FV per conseguire l’autosufficienza domestica.

Non è la prima volta che lo fanno, ormai sono abituata a queste azioni, che danneggiano noi piccoli investitori fotovoltaici/ famiglie fotovoltaiche. Per il Blog il fotovoltaico era già moribondo il 13 settembre 2013 con la pubblicazione del post “FOTOVOLTAICO MORIBONDO INSIEME ALLO SCAMBIO SUL POSTO (SSP)! Stanno uccidendo il fotovoltaico!”.

Il sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico (MISE), Silvia Velo, ha fatto sapere che i soldi per ridurre le bollette alle PMI (piccole medie imprese) verrebbero prelevati effettivamente dalle famiglie, ma solo da quelle più “fortunate e ricche” : quelle cioè che hanno un impianto FV, e che pertanto godono di incentivi da nababbi.

Il ragionamento più o meno è questo: «...la bolletta costa troppo, perchè sovraccaricata dagli incentivi alle rinnovabili. Eliminati gli incentivi, automaticamente le bollette diventerebbero più leggere.»
Per inciso, questa valutazione sul costo degli incentivi al FV, è lo stesso ragionamento propagandato dall’ex presidente dell’Enel, Enrico-(Chicco) Testa.

Avete capito? Noi fotovoltaici, che abbiamo investito i nostri risparmi in infrastrutture domestiche di pubblica utilità, siamo ora considerati e visti come privilegiati, come ricconi, anche se in molti casi abbiamo sottoscritto mutui con le banche per pagare l’impianto FV di casa.
Purtuttavia, questa è l’immagine che i malpensanti ci hanno cucito addosso e che dobbiamo contestare e contrastare subito e con forza, al fine di non essere rovinati.

Nell’audizione del 30 maggio 2014, il Vice Ministro del MISE- De Vicenti afferma chiaramente a pag. 3:
“18.  In aggiunta a questa misura ed in particolare per il settore fotovoltaico, si stanno valutando anche altre strade, con un approccio, comunque, che non comporterebbe tagli retroattivi del volume complessivo degli incentivi, ma piuttosto una ridefinizione dei tempi di erogazione dell’ammontare complessivamente spettante: tutto ciò con un dialogo aperto con operatori economici e finanziari e senza intaccare in alcun modo il sostegno che questo Governo intende dare al settore delle fonti rinnovabili e, naturalmente, la fiducia degli investitori nel nostro Paese.”

Tutte chiacchere per confondere, e tradotto dal politichese vuol dire che se in passato abbiamo ricevuto di più, per il futuro gli incentivi devono diminuire, dato che l’ammontare complessivo è spalmato su un numero maggiore di anni.  L’intero documento è QUI


Faccio un esempio chiaro.
1) Chi ha un mutuo sa che per diminuire la rata basta allungare la durata del mutuo, però è la banca, che deve accettare la proposta di diminuzione della rata, firmando un nuovo contratto più lungo. Invece la firma che noi abbiamo messo sulla convenzione col GSE per avere i rimborsi (incentivi) non vale nulla. Il Governo la cambia di autorità senza una nostra nuova firma neppure di accettazione.
2)Tutti sanno che gli incentivi avvengono in base alla produzione del ns impianto FV, che diminuisce per esaurimento col passare del tempo, e così gli incentivi. Ebbene, questo è il secondo effetto che ottiene a suo vantaggio il Governo col suo intento dilatorio chiamato prosaicamente spalma incentivi.
3)Il terzo effetto è quello che si combina con  la svalutazione, data dall’inflazione, per cui il rimborso FV perderà ulteriormente di valore in quei 7 anni in più di diluizione.

Si noti, che  dal documento,  non sono neanche interpellate le famiglie o le loro associazioni, al loro posto sono però interessati gli ‘OPERATORI FINANZIARI’ cioè le banche.
Risulta infatti che, il Ministero, fin dal 24 aprile 2014, le abbia direttamente informate delle sue intenzioni insieme alle imprese di vendita.
Si ricordi che il FV familiare è già stato pesantemente colpito attraverso il cambio delle regole dello scambio sul posto nel 2009, con il quale da allora le nostre famiglie vengono rapinate anche della metà (e oltre) della nostra energia immessa in rete.
Incombe anche la minaccia di tassare il nostro autoconsumo istantaneo, attraverso l’installazione obbligatoria di un contatore apposito. Il blog lo aveva preannunciato nel post del 25 agosto 2013 QUI, e pare che oggi la cosa sia molto concreta e preoccupante, tanto che il deputato M5S Walter Rizzetto con una interrogazione del  25 maggio 2014  QUI) ha chiesto lumi al Governo.

Infine il FV familiare con una potenza superiore a 3 kwp, è preso di mira anche dall’Agenzia delle Entrate (circolare 36/E del 19-12-2013 QUI) con la quale pretenderebbe l’aumento delle rendite catastali (e relative tassazioni sulla casa).

Il 27-5-14 Gli Amici della Terra, (QUI), hanno subito preso posizione, distinguendo fra Famiglie FV e speculatori, chiedendo conseguentemente la “...cessazione immediata degli incentivi per i grandi impianti eolici e per gli impianti di sola produzione di elettricità a fini commerciali;” (pag. 6)

Per il blog non basta, è necessario che l’incentivo CIP6 (componente che grava sulla bolletta elettrica di tutti) venga completamente tolto ai petrolieri e agli inceneritori, perchè l’immondizia non è una fonte rinnovabile, nè è neppure lontanamente assimilabile; e che questi tagli siano i veri risparmi da utilizzare per diminuire le bollette alle famiglie e alle PMI.

Non permettiamo che questa intenzione governativa diventi legge, muoviamoci!!!

Uniamoci e aderiamo alla petizione dell’amico Bartolomeo di Cuneo, che ha un impianto familiare da 3 kwp e ha lanciato una petizione preventiva, indirizzata direttamente al Primo Ministro Renzi clicca QUI o direttamente nell'immagine qui sotto



http://www.change.org/it/petizioni/matteo-renzi-presidente-consiglio-governo-italiano-no-alla-riduzione-retroattiva-degli-incentivi-sul-fotovoltaico



Il Blog sostiene la petizione, e vi invita a sottoscriverla e diffonderla anche agli amici con il passaparola e condividendo il link in FB e con ogni altro mezzo di comunicazione.



uniamoci e facciamo fronte comune!



Alessandra